
C’era una volta il mago Calzettone.
Il mago Calzettone si nutriva solo di calzoni e… di bambini!
Un giorno fu invitato dagli altri amici maghi a partecipare alla giostra del paese.
“Io non posso!” bofonchiò il mago Calzettone, “ ho le braccia troppo corte per tenere in mano la lancia!”
“Va bene”, gli risposero i compagni, “allora, vista la tua possanza, parteciperai alla gara del
mazzafrusto! Solo, stai attento che è molto pericoloso”, replicarono gli amici, “ e dovrai indossare un paio di parastinchi croati!”
“E cosa sono i parastinchi croati? Si mangiano? Sapete bene che io mangio solo calzoni…”
“Li devi rubare al mago de Umago!” gli risposero in coro gli amici maghi.
Nottetempo il mago Calzettone inforcò il suo strudel volante e si recò dal mago de Umago, che era ubriachissimo perché si era sfondato di birrette. Perciò fu un gioco da ragazzi rubargli i parastinchi.
Tornato dai suoi compari, il mago Calzettone mostrò tronfio i magici parastinchi.
“Stai attento, però” gli fecero notare gli amici, “ se indosserai i parastinchi tutti vedranno che li hai rubati…dovrai coprirli con dei calzettoni. E per non dare nell’occhio ci metteremo tutti i calzettoni uguali. Costano solo 3 svanziche dal mago Danaus!”
“Ah, no, guardate, i calzettoni non mi piacciono, e poi tutti uguali? Cosa? Nononnonono! E poi li metto solo una volta? E chissenefrega? Mi metto quelli da montagna! Hanno i pon-pon sui polpacci e mi donano! Sì sì, metterò proprio quelli. Sono di lana, ma andranno benissimo…”
Ora, io finirei anche la storia, ma sto crepando dalle risate.
Insomma, vissero tutti felici e contenti, ecco.