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martedì 7 ottobre 2008

Viva la Vida, Viva la Vidiemme

Quattro noi, partiti dalle sponde dell'Isonzo, quattro loro, partiti dalle sponde del Tamigi. Luogo dell'incontro, il Palamalaguti (che ora chiamano Futurshow Station) di Casalecchio di Reno, appena fuori Bologna. Tema dell'incontro: Viva la vita o Morte e tutti i suoi amici? (per i profani: il titolo dell'ultimo album dei Coldplay è "Viva la vida or Death and all his friends")
Noi, nel nostro piccolo, avevamo già le idee chiare: Viva la vita, e lo dimostrano i 200 palloncini (avete letto bene: 200) che abbiamo portato da casa per aderire alla coreografia proposta dal portale italiano dedicato a Chris Martin e soci. Festa di suoni e festa di colori: dopo i meritati applausi ad Albert Hammond Jr. (per i profani: è il chitarrista degli Strokes, ma ogni tanto viaggia da solista) un valzer di Strauss ci introduce allo show tanto atteso. Parte l'intro "Life in technicolor", s'alzano i palloncini, sale l'adrenalina, ed ecco che spunta maestoso lo sfondo griffato Delacroix con Marianne a guidare il suo popolo. Chi, come me, ha imparato ad amare i Coldplay sin dai primi album, quelli caratterizzati dal brit-pop fortemente intimista e un pò malinconico, ha trovato pane per i suoi denti ascoltando i grandi classici ("In my place", "The scientist", "Clocks" e "Yellow", per dirne alcuni, ma, nota stonata, non è stata eseguita "Don't Panic"), ma con Viva la Vida i quattro londinesi hanno cambiato abito, e non solo quello di scena. Il sarto Brian Eno ha cucito addosso ai Coldplay nuove melodie, e il risultato ci ha entusiasmato: spettacolari soprattutto "Viva la vida" (tripudio di colori, atmosfera fantastica) e "Lovers in Japan" (videoclip old style, luci rosa e pioggia incessante di farfalle di carta colorata dal soffitto). E nuovo abito anche per cavalli di battaglia come "Talk" e "God put a smile....", eseguiti a sorpresa con inediti ritmi dance, oltre che per "Hardest part", in dolcissima versione piano e voce. Alla fine dell'incontro, eccoci a cantare in coro "I don't want to follow death and all his friends!", tanto per fugare gli ultimi dubbi sul tema "Vita o morte?", prima di lasciarci andare a dolci propositi di fuga sulle note dell'outro "The escapist". Sapete che vi dico ragazzi? Viva la Vida, Viva la Vidiemme. (gipì)
P.s. Tanto per mantenere viva la vocazione alla solidarietà del popolo VdM, i palloncini avanzatici alla fine del concerto sono stati donati all'associazione Friulclown

6 commenti:

Anonimo ha detto...

grande pino per l'articolo, ma dovevi proprio mettere quella prima foto così orrenda, dove omar e la ale sembrano appena strafatti di qualcosa?!? ho capito che era l'unica con noi quattro, però...almeno un ritocchino alla foto lo potevi fare...
grazie anche per aver specificato la donazione ai FRIULCLAUN (si scrive all'italiana)...Aletta e i bambini ne sono stati felicissimi...

Anonimo ha detto...

Ale, se c'è uno che meritava ritocchi, quello sono io! dai che siete bellissimi...

Anonimo ha detto...

no pino, te l assicuro, serviva a loro:)

Anonimo ha detto...

bè, se la agni mi dice questo, allora voglio sapere di cosa si sono strafatti durante il viaggio omar e la ale!

Anonimo ha detto...

ottimo reportage, Pino!
certo la foto non rende giustizia, ma è sincera...quindi chissenefrega :)

viva là (vida)

Anonimo ha detto...

...viva la vida, viva la vdm....viva un pò meno quel fotografo che ci ha fatto la foto..poteva farne due nel dubbio...e per fortura che lui ha commentato: "perfetta!" figuriamoci se fosse venuta così così... :)

Comunque gran bel concerto ma non avevo dubbi su loro suonano con una fedeltà pari al Cd e hanno una passione e umiltà difficile da trovare in tanti altri gruppi....