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mercoledì 19 novembre 2008

Piccola fiaba moderna

C'era una volta un bambino di nome Cristian, soprannominato da tutti Cidipì. Era un bambino davvero simpatico, con tre grandi passioni: le bambine, il calcio e le bevande al sapore di menta. Cidipì, inoltre, era un bambino molto precoce, non ha mai perso tempo. Prendiamo ad esempio il suo rapporto con le fanciulle: già dall'incubatrice, con quell' "arma impropria" che sono i suoi occhi azzurri, lanciava sguardi languidi alle bambine delle incubatrici vicine, emettendo strani versi che i più attenti ritengono significassero "Sì bela!". Anche con il pallone il piccolo Cidipì si distingueva per la sua precocità: all'asilo meravigliava le maestre con centinaia e centinaia di palleggi consecutivi (e tornando a casa raccontava a chiunque gli capitasse a tiro: "te sà che oggi gò fatto + de mille palleggi?"), peccato solo per quella sua predisposizione ad ignorare i compagni (di asilo o di squadra, poco importa) che di fatto si traduceva nell'esigenza di gettare nella mischia due palloni, uno solo-ed-esclusivamente-per-lui e l'altro per il resto del gruppo. Che dire poi della sua predilezione per le bevande al sapore di menta? La leggenda narra che nel biberon di Cidipì non ci fosse solo latte, bensì un gustoso latte e menta: ecco spiegato perchè, crescendo, ha sempre ordinato con genuino entusiasmo (con frasi tipo: "Sì omo!", oppure "No pensieri!") bevande aromatizzate alla menta. Il problema è che da piccolo Cidipì venne abituato male: avrebbero dovuto proporgli qualche giochino educativo tipo "patente del triciclo a punti", magari gli sarebbe servito ad evitare certi problemi mai risolti. Ma siccome non tutto il male viene per nuocere, la nostra piccola fiaba moderna ha l'immancabile lieto fine. Un giorno Cidipì, costretto dagli eventi a muoversi a piedi, si stava incamminando verso una sagra paesana, e durante il tragitto ha trovato una moneta da un euro. Era un chiaro segno del destino, e Cidipì è stato abile e fortunato a farlo fruttare (oh ragazzi, mi sembra di raccontare la parabola dei talenti...) acquistando un biglietto della lotteria rivelatosi vincente. Per una volta Cidipì non è tornato a casa con sottobraccio una fanciulla, bensì con un succulento prosciutto crudo. E da bravo e generoso ragazzo qual'è, ha deciso di condividerlo con i suoi amici organizzando una bella festa.
-Fine -
P.s. per la cronaca, è da mesi che stiamo aspettando che Cidipì mantenga la promessa e affetti 'sto benedetto prosciutto, ma non volevo rovinare il lieto fine....(P.)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

veramente unA storia commovente che rievoca tempi passati molto passati perche' lo sentita 100 volte ma el prosciutto nada!!!!a forza de battere i denti a svodo me fa mal le gingive!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

qua il piccolo CIDIPì non si è ancora fatto sentire...
mi sa che il prosciutto è già stato affettato :)

Anonimo ha detto...

.......mmm il piccolo CDP è attualmente privo di PC (o PC sfornito di CdP e viceversa...!?)
ha detto che andrà a consultare il blog in un Internet Caffè ...o magari in un Internet Birreria.... :)

Comunque sia siamo in attesa...

Anonimo ha detto...

Ho sentito dire che hanno aperto ieri mattina a Ronchi un internet-moijto...

...l'ideale per Cidipì, un ometto allo sbando. Senza Pc, senza donna, senza patente senza squadra....

dài Cristian, per fortuna che ci sono ancora gli amici che ti vogliono bene! :)

Anonimo ha detto...

Ciao muloni...
dall'internet-mojito vi comunico che il prosciutto e' ancora vivo...prima o poi riusciro' farvelo mangiare,bisogna trovar il momento giusto.
pino,non serviva sto rmanzo x una fettina di crudo...pero' hai raginoe,ho sempre gli amici..
ciao